Il 23 gennaio mobilitazione nazionale in numerose città italiane. Non una ma tante piazze in tutta Italia per dare forza al traguardo dell’uguaglianza: in vista
della discussione al Senato del ddl sulle unioni civili, le associazioni LGBT si preparano a mettere in campo una mobilitazione capillare nelle principali piazze del Paese.
Anche La Spezia ha aderito ieri alla chiamata all’azione indetta dall’associazionismo LGBT al suono di #svegliatitalia. 100 piazze italiane si sono mobilitate in favore del ddl Cirinnà, il decreto che regolamenta le unioni civili e la stepchild adoption. RAOT ha organizzato un corteo che è partito da Piazza Garibaldi e, passando per Corso Cavour, ha raggiunto il Teatro Civico dove hanno preso parola alcune realtà spezzine che hanno aderito alla manifestazione. Il corteo si è svolto in modo pacifico, con la consueta
allegria che ha caratterizzato precedenti eventi di questo genere: musica, bolle di sapone, bandiere arcobaleno e striscioni colorati.
Ringrazio tutti voi che siete intervenuti così numerosi. – ha detto la rappresentante di RAOT, Valentina Bianchini – Ringrazio chi è qui perché spinto da un interesse personale in quanto coinvolto in prima persona ma ringrazio soprattutto le tantissime persone eterosessuali, le madri e i padri di famiglia, che capiscono che famiglia non è una sola. Che famiglia è quel posto in cui ci si ama e ci si sente a casa indipendentemente dal sesso delle persone
che la compongono. Che capiscono che nel momento in cui vengono negati dei diritti costituzionali ad un qualsiasi essere vivente, viene compromessa la libertà anche di tutti gli altri.
Ringrazio tutte le associazioni, i partiti e i sindacati che si sono uniti a noi oggi:
UAAR, ARCI, CGIL, Rifondazione Comunista, Partito Comunista dei Lavoratori, Partito Comunista Italiano, SeNonoraQuando, Possibile La Spezia, Giovani Democratici spezzini, Italia dei valori, Movimento 5 Stelle,
FutureDem Liguria, A.N.P.l., Sinistra unita per il Socialismo Europeo, PD, Socialisti Italiani.
Oggi siamo qui tutti insieme per urlare #svegliatitalia. Siamo qui perché abbiamo capito che la sveglia dobbiamo essere noi.
Le unioni civili sono un primo passo ma non devono essere un traguardo. Non dobbiamo smettere di lottare fino a quando non smetteranno di trattarci come cittadini di serie B. Fino a quando l’orientamento sessuale di una persona non sarà più motivo di discriminazione di fronte alla legge.
Noi oggi, qui, stiamo facendola storia della nostra città oltre che della nostra Nazione. Perché a Spezia non si era mai visto un fermento del genere. Invito le associazioni. i partiti e i sindacati a continuare ad interessarsi alla nostra causa, garantendoci in futuro, oltre alla partecipazione. anche un aiuto.”